Scheda n. 1 |
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Comune: Lodè |
Località: Pirelca, reg. Cacole |
Foglio IGM: 462, II |
Foglio CTR: 462150 |
Catasto: Foglio 4, Mappale 23 |
Coordinate
Gauss-Boaga: Lat. 4498310,24; Long. 1547125,67 |
Quota: mt. 70 |
Unità Cartografica Geologica (Carmignani et al. 1997): 27 |
Unità Cartografica Pedologica (Aru et al. 1992): 36 |
Uso dei suoli, codice Corine (terzo livello): 243 |
Monumento: Tomba di giganti |
Denominazione: Pirelca |
Tipologia: ortostatica |
Cronologia: Età del Bronzo Medio-Recente |
Data della ricognizione: Settembre 2005. |
Compilatore: Paolo Melis |
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La tomba di giganti di Pirelca sorge su una bassa collina al fondo della valle del Rio di Posada, dal quale la tomba dista meno di 150 metri in linea d'aria. A Sud, a poco più di un chilometro, su un'altura a dominio del fiume, sorgeva il nuraghe e l'abitato di Su Nuragheddu, erroneamente definito dal Taramelli "de Sa Taula", località a Sud-Ovest di Punta Su Nuraghe; per questo motivo, anche Piras e Zirottu indicano questa tomba col nome di "Sa Taula.
Della tomba affiorano le lastre della camera funeraria ed una piccola porzione del paramento esterno nel lato Est; il vano è stato parzialmente scavato da clandestini, i quali hanno anche effettuato uno scavo nella congerie di riempimento del corpo tombale, fra la parete sinistra della camera funeraria ed il filare di pietre del paramento esterno, ritenendo a torto che i due muri racchiudessero una seconda camera funeraria attigua a quella precedente.
Dell’esedra restano quattro lastre ortostatiche riverse al suolo, prevalentemente nel lato destro, per una lunghezza di m 1,50 circa; del lato sinistro non resta nulla. Non si ha traccia della lastra frontale (stele) che tuttavia, per analogia con le tombe della zona, supponiamo dovesse esistere. Si individua ancora l’ingresso, o meglio il breve corridoio di accesso, orientato a Nord, attualmente privo di copertura; è realizzato con due piccoli ortostati contigui per lato, per una lunghezza complessiva di m 0,80 ed una larghezza che passa da m 0,28 all’inizio sino a m 0,38 allo sfocio nella camera funeraria
Quest’ultima è di pianta trapezoidale, lunga m 5,60 e larga da m 0,96 al centro a m 1,20 verso al fondo; è marginata da file di ortostati, sia ai lati (otto lastre residue a sinistra e sette a destra) che nella parete fondale (tre lastre ortostatiche), con una lacuna nella parte iniziale (subito dopo il corridoio di ingresso) e nella parete destra verso il fondo. Sugli ortostati non poggia alcun filare di pietre, anche se è da supporre che in origine vi fossero, e l’altezza degli stessi sul piano di calpestio attuale raramente supera m 0,60.
Il tratto di paramento esterno, a Est, è costituito da tre sole lastre ortostatiche, per una lunghezza complessiva di m 1,45; lo spessore fra paramento interno (camera funeraria) ed esterno è di m 1,50, per cui si può stimare una larghezza complessiva del corpo tombale di circa 4 metri. Analogamente, si può ipotizzare una lunghezza complessiva della tomba (dall’ingresso sino al giro absidale, oggi scomparso) di circa 9 metri.
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